Albert Watson. Ritenuto uno dei 20 maestri della fotografia dei nostri giorni, ha realizzato nella sua carriera oltre cento copertine per Vogue, oltre quaranta per Rolling Stone, servizi per riviste di tutto il mondo. L’artista, durante la lunga carriera, si è contraddistinto per uno stile incisivo e riconoscibile, per l’occhio sui particolari, per la passione per i ritratti (uno fra tutti quello di Steve Jobs) e i paesaggi.
A cavallo degli anni Ottanta e Novanta ha lavorato con Blumarine scattando 12 campagne pubblicitarie. Le foto e i provini frutto di questa collaborazione, gli rendono omaggio in una mostra a Carpi.
La mostra, che si intitola “Fashion, Portraits & Landscapes”, mostra oltre 100 immagini prese direttamente dall’archivio multimediale di Blumarine e sono foto in bianco e nero, stampate in camera oscura dallo stesso Watson, fotocolor e provini.

Il 5 aprile ho avuto l’onore di essere invitata all’anteprima della mostra, in cui era presente anche l’artista.
                                                 E’ una mostra che emoziona.
Pensare, come ci ha detto Watson, che questi scatti sono tutti figli dell’era pre-digitale, senza photoshop, senza ritocchi…non sembra possibile e dà ancora più valore alla visione dell’artista e al suo lavoro.
Protagoniste degli scatti, oltre alle creazioni di Blumarine, alcune Top di quegli anni, qui ancora giovanissime, come Nadja Auermann, Cindy Crawford, Carrè Otis, ed altre meno famose, come Michaela Bercu, immagine di copertina della mostra, ma sicuramente non meno belle.
Protagoniste anche le location in cui sono stati ambientati questi shooting, immortalate sicuramente per spezzare il ritmo dei loo-book, sono diventate ritratti di questi paesaggi.
Città e location importanti, con caratteri molto diversi tra loro, di cui Albert Watson ha saputo cogliere l’essenza ed amalgamarla con gli abiti della griffe.
Ricordo la Scozia (protagonista del primo shooting con Blumarine e terra natale dell’artista), Londra, San Francisco, New Orleans, Miami, Napoli, Venezia.

Anna Molinari, stilista e anima della griffe, ci ha detto che Watson è stato il primo a riuscire a identificare l’anima di Blumarine e a coglierne la sua vera essenza, fatta di romanticismo, femminilità e seduzione. Inoltre ha espresso l’ammirazione che le hanno sempre suscitato gli scatti dell’artista per il profondo talento estetico, l’armonia colta tra i paesaggi e le figure, la profondità nel raccogliere sguardi, eleganza delle forme, lavorazioni dei capi.

Da parte sua Albert Watson ha ringraziato Anna Molinari per avergli dato la massima libertà nell’esprimersi, cosa molto molto rara, e la possibilità di lavorare in splendide location, mettendo in risalto non solo le creazioni di Blumarine ma i luoghi stessi.

La mostra è a Palazzo dei Pio e rimarrà aperta fino al 17 giugno 2018…io se fossi in te non me la farei scappare!
Baci baci Gina

Credits : Carpi Fashion System
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Blogger, Image Consultant, Fashion Stylist. Creativa, allegra ed ottimista, amo la mia famiglia e adoro la compagnia. Vivo di Moda da sempre.

12 Comments

  1. Questa è storia della moda e non solo, è storia di fotografia e talento vero. Una mostra sicuramente indimenticabile, un vero peccato non poter andare a vederla. Mai niente di vicino a casa mia, uffa!
    Bacione e buon inizio settimana! :*
    Luna
    http://www.fashionsnobber.com

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